Portale del lavoro entro fine ottobre
Sarà inaugurato entro la fine di ottobre il portale dell’Anpal, l’agenzia nazionale per le Politiche attive del Lavoro che inizierà a erogare i servizi, tra cui l’assegno di ricollocamento, entro Natale. Parola di Maurizio Del Conte, presidente dell’Agenzia che ha annunciato le novità durante la seconda giornata di studio del terzo Convegno nazionale dei commercialisti del lavoro.
«Abbiamo trovato una situazione difficile nei territori – ha detto Del Conte ai commercialisti riuniti a Roma – ma oggi siamo vicini all’avvio del portale che metterà in rete tutte le banche dati delle istituzioni e che porterà all’avvio del fascicolo eltettronico del lavoro: entro la fine di ottobre attiveremo il portale che erogherà i servizi tra cui l’assegno di ricollocazione, entro Natale».
Nel corso della tavola rotonda dedicata al ruolo dei commercialisti nella promozione delle politiche attive per il lavoro, Del Conte ha parlato di una «svolta» su questo fronte «perché il sostegno al reddito non può più essere sostenuto come in passato e quindi le poche risorse disponibili devono necessariamente essere indirizzate su politiche attive».
Il messaggio dei commercialisti al presidente dell’Anpal, è lo stesso rivolto al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e al presidente dell’Inps, Tito Boeri: partecipare. «I commercialisti – ha detto Vito Jacono, consigliere nazionale – devono avere un ruolo definito nelle politiche attive per il lavoro». Con un appello che non potrebbe suonare più chiaro: «Siamo consapevoli che questa non è la nostra mission, ma nel contesto disastroso soprattutto delle microimprese, noi possiamo dare una mano se ci si dà la possibilità di essere accreditati». Per il presidente dell’Anpal «non ci sono ostacoli di natura tecnica» per il coinvolgimento dei commercialisti, ma dentro un percorso delineato. «I consulenti del lavoro – ha detto Del Conte – hanno investito molto e da tempo su questo fronte, se farete un percorso analogo in cui cambierete una fetta del vostro business non vedo proprio ostacoli di natura tecnica». Peraltro gli spazi ci sono, visto che «i centri per l’impiego non potranno contare sui 100mila addetti della Germania, per esempio» e che quindi «la parte preponderante nell’implementazione della rete del lavoro la svolgeranno i privati, purché accreditati».
Con un messaggio tutto rivolto alle imprese, Del Conte ha anche ricordato i «nodi» centrali della spesa pubblica per le politiche per l’occupazione. E quindi, per esempio, il sistema degli incentivi. «Gli sgravi – ha detto – non possono essere strutturali, perché l’obiettivo delle politiche è di ridurre di qualche punto il peso del cuneo fiscale e trovare un allineamento competitivo con i Paesi Ue: quando questo allineamento sarà raggiunto, gli incentivi dovranno cessare». Stessa musica per gli ammortizzatori sociali che – ha ricordato – pesano sui conti pubblici per 25 miliardi di euro e che quindi richiedono delle scelte su «quante risorse si vogliono allocare sul sostegno della disoccupazione senza sbocchi».